Blog

Valeria e Serena, Palmento Costanzo è donna!

Palmento Costanzo è un’azienda dall’anima profondamente femminile.

Palmento Costanzo
lunedì 10 ottobre 2022

Come “femminile” è il territorio su cui sorge l’azienda a Passopisciaro in Contrada Santo Spirito: le pendici del versante occidentale dell’Etna, che tutti i Siciliani chiamano semplicemente «’A Muntagna». Sono trascorsi più di dieci anni dalla fondazione e l’azienda è cresciuta sotto la cura di Valeria Agosta, a cui, recentemente, si è affiancata la figlia Serena, che sta completando gli studi in Viticoltura ed Enologia presso l’università di Montpellier.

Ma chi sono Valeria e Serena? Conosciamole più da vicino.

VALERIA AGOSTA

Prima di essere viticultrice, sono la mamma di Serena e Giuseppe, i miei due figli. Forse è questa la “condizione naturale” che mi ha insegnato a prendermi cura di ciò che amo davvero. La passione per il vino è diventata parte integrante della nostra famiglia. Un interesse magnetico, che ci ha fatto viaggiare per il mondo e assaggiare moltissimi vini, fino a coltivare il sogno di «fare il vino che avremmo voluto bere». È così che abbiamo conosciuto il Palmento in Contrada Santo Spirito, alle pendici dell’Etna.

L’Etna, per una catanese come me, è come una calamita: una volta entrati in contatto non mi ha più lasciata andare. Abbiamo iniziato da poco più di cinque ettari, rinnovando tutti i vigneti e recuperando il Palmento ottocentesco, vero capolavoro d’arte contadina. La prima vendemmia, nel 2011, ha dato vita al Nero di Sei Etna Doc Rosso, da viti di Nerello Mascalese e Cappuccio sostenute da pali di castagno. È questo il vino che ancora oggi porto nel cuore, frutto di tutte le nostre fatiche: lo si potrebbe definire il mio «terzo figlio».

SERENA COSTANZO

Il vino fa parte di me fin da bambina. Ricordo che i miei genitori, quando eravamo in viaggio, preferivano visitare le cantine prima ancora dei musei! Forse è per questo che, anni dopo, pur frequentando la facoltà di Economia, assistere a una lezione di biologia vegetale mi ha fatto cambiare rotta. Ho iniziato a studiare Scienze e Tecnologie Agrarie a Catania, dove mi sono laureata, e ho poi proseguito gli studi ad Asti, specializzandomi in Viticoltura ed Enologia. Oggi frequento il secondo anno della magistrale e sono in partenza per Montpellier, dove conseguirò il double degree in Enologia, Viticoltura e Mercato del vino.

Finiti gli studi, non vedo l’ora di occuparmi delle vinificazioni. Sono sempre stata una ragazza dinamica - mia mamma direbbe «non sai stare ferma!» - e vorrei mettermi alla prova con qualche sperimentazione.

Il mio vino preferito? Il Contrada Santo Spirito Etna Doc Rosso. È l’etichetta che ho visto nascere quando mi sono appassionata all’enologia. Ho seguito tutto il suo percorso, dalla parcellizzazione dei vigneti alle prime prove di vinificazione: è un vino che sento particolarmente te vicino al mio percorso di formazione e di vita.