Etna

Territorio vivo e dinamico

Capolavoro della natura e patrimonio della biodiversità

Palmento Costanzo - Etna
Etna

I vigneti di Palmento Costanzo sorgono in Contrada Santo Spirito, a Passopisciaro, nel cuore del Parco Naturale dell’Etna, riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

L’Etna è uno dei territori più spettacolari al mondo, il vulcano attivo più alto d’Europa. Un territorio vivo e dinamico, carico di energie telluriche, un laboratorio naturale in costante movimento dove tutto si evolve e si trasforma.

Palmento Costanzo - Etna

La ricchezza della biodiversità

L’Etna è scrigno di una biodiversità incredibile, che dai vigneti coltivati sui primi rilievi si innalza fino alle nevi perenni dei ghiacciai, passando attraverso oliveti, pistacchieti, foreste di lecci, betulle, querce e castagni dove si rifugia una ricca fauna selvatica. Al di sopra dei 3.000 metri, sopravvive solo la roccia. È il deserto vulcanico composto di cenere e lapilli, attraversato, di tanto in tanto, dal fiammeggiare della lava, lo strumento con cui l’Etna ridisegna costantemente il suo profilo e mostra la sua indomita potenza.

Palmento Costanzo - Etna

Un clima generoso

La ricchezza geologica dell’Etna si fonde alla generosità del clima, che contribuisce ad una viticoltura d’eccellenza. Le correnti di montagna vengono scaldate dalla vicinanza del mare, che crea una ventilazione costante, utile a combattere gli attacchi fungini. Ottime escursioni termiche, anche di 30 gradi, favoriscono una maturazione lenta e costante delle uve, contribuendo a svilupparne il profilo aromatico. Le nevi perenni dell’Etna, garantiscono una naturale idratazione del terreno, combattendo la calura e la siccità estiva e spingendo le radici delle viti in profondità.

Palmento Costanzo - Etna
Palmento Costanzo - Etna
Approfondimento

Viticoltura eroica

In Contrada Santo Spirito, la roccia vulcanica affiora fino in superficie. Sono le sciare, i resti della colata lavica che nel 1879 plasmò il paesaggio, creando l’unicità dei suoli coltivati da Palmento Costanzo. Le viti secolari, allevate principalmente ad alberello, poggiano su terreni compositi di sabbie vulcaniche e roccia effusiva, ricchi di scheletro e microelementi, dal tipico colore scuro.

È una viticoltura eroica, condotta interamente a mano, in regime biologico, che si arrampica sulle pendenze dell’Etna attraverso terrazzamenti in pietra a secco, chiamati custeri in dialetto siciliano. Tra un vigneto e l’altro sono ancora visibili le Turrette, strutture di forma piramidale create per l’accumulo delle pietre laviche estratte dai campi prima dell’aratura, monumento all’operosità e alle millenarie fatiche dei viticoltori siciliani di quest’area.

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